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Corso di saldatura ad elettrodo rivestito

Ultimo Aggiornamento: 29/01/2008 22:26
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Sesso: Maschile
29/01/2008 18:40

Nozioni di base per iniziare a saldare


Se portiamo a fusione l'acciaio, questo a contatto con l'aria viene contaminato ossidandosi e una volta solidificato avremo un ammasso di ferraglia con pessime caratteristiche meccaniche.

Per questo motivo gli elettrodi utilizzati in saldatura presentano un rivestimento superficiale composto da vari elementi chimici che durante la fusione formano un'atmosfera protettiva attorno al bagno fuso impedendo all'aria di penetrarvi intaccandolo.

Oltre a questo è possibile che il rivestimento contenga elementi chimici che agiscono direttamente nel bagno, purificandolo e/o apportando elementi di lega al fine di avere un deposito di migliori caratteristiche metallurgiche (ciò avviene negli elettrodi basici, coi quali si ottengono, sapendoli usare, saldature di eccellente qualità).

Successivamente raffreddandosi questi elementi scorificano sopra al cordone che andrà poi ripulito tramite scalpello.



Realizzare un giunto saldato significa sostanzialmente fare in modo che si formi una fusione dei lembi da unire e contemporaneamente dell’elettrodo costituente il materiale d’apporto atto a riempire completamente la giunzione.

Nel caso di piccoli spessori (2-3mm) è sufficiente mantenere una piccola fessura tra i pezzi (0,5-1mm) per far sì che durante il deposito del metallo fuso, passando prima su un lato poi su quello opposto, si abbia la completa compenetrazione dei cordoni.

Qualora lo spessore delle parti da saldare sia notevole, ad esempio 10 mm, occorrerà un’adeguata preparazione dei lembi, ad esempio smussando ad X gli spigoli tramite disco abrasivo, in modo che accostando le parti si abbiano due canali entro cui depositare il bagno di fusione, realizzando così la saldatura a tutto spessore dei pezzi.

Per saldare con questo sistema occorre una saldatrice del tipo descritto nell’altro topic, l’hobbysta che si cimenta per la prima volta può dotarsi con pochi euro di una economica saldatrice elettromeccanica con trasformatore a lamierini, l’hobbysta evoluto potrebbe passare successivamente ad una saldatrice elettronica ad inverter, più performante perché capace di una più regolare erogazione di corrente ed uscita in corrente continua, grazie alla quale può operare con tutti i tipi di elettrodo.

Occorre tenere presente che a seconda dell’elettrodo impiegato, dipendente dal tipo di materiale da saldare (ferro, acciaio inox, acciai ad alta resistenza..), è neccessario (nel caso di saldatrice in corrente continua) polarizzare correttamente l’elettrodo.

Gli elettrodi normalmente impiegati dall’hobbysta, e solitamente dal fabbro che realizza una ringhiera o altre opere senza caratteristiche meccaniche critiche, sono di tipo scorrevole, il più delle volte contraddistinti dalla sigla E6013 stampigliata sopra.

Tali elettrodi richiedono di essere collegati con positivo al pezzo e negativo alla pinza portaelettrodo.

Viceversa normalmente gli elettrodi per acciaio inox ed i basici vanno impiegati all’opposto, con negativo al pezzo e positivo alla pinza portaelettrodo.

La polarità d’impiego è sempre indicata sulla confezione, regolarsi di conseguenza.


Come operare:

Per prima cosa si connette la pinza di massa al pezzo e si può dare inizio alla saldatura. Occorre però “accendere l’elettrodo”, basta sfregarlo 2-3 volte contro il pezzo come per accendere un fiammifero, ciò permette di arrovventare la punta ed in tal modo basta poi avvicinarlo al pezzo per avere l’innesco dell’arco elettrico che da il via alla fusione.

Questa è la prima cosa da imparare, ed infatti senza questa semplice operazione, ad elettrodo freddo toccando il pezzo per iniziare subito a saldare si ha quasi certamente l’incollaggio dello stesso, magari con notevole difficoltà di distacco o addirittura finendo per distruggerlo.


Supponendo di dover saldare testa a testa due piastre di acciaio, dopo averle eventualmente smussate ad X (preparazione dei lembi anche detta cianfrinatura), si parte a saldare da sinistra e si procede verso destra (se uno è mancino suppongo farà l’opposto).

L'elettrodo va mantenuto perpendicolare trasvelsalmente alla giunzione ed inclinato di circa 45° nella direzione di deposito del cordone, cioè verso destra.

Supponendo di dover saldare due piastre a 90° tra loro invece l’elettrodo va mantenuto a metà angolazione, cioè a 45° tra i pezzi, e sempre a circa 45° verso il senso di deposito del cordone.

Durante la fusione bisogna mantenere l’arco elettrico corto, cioè non bisogna allontanare l’elettrodo dal pezzo altrimenti si ottiene lo spruzzo di metallo fuso dovunque tranne che dove serve… bisogna invece mantenere l’elettrodo costantemente “a toccare” contro il pezzo che si sta saldando, senza spingere forte, basta sentire che tocca.

Imparare a saldare (perlomeno ad un livello base) significa capire ed imparare a gestire l’angolazione ed i movimenti dell’elettrodo durante la saldatura, nonché la velocità con cui avanzare lungo la giunzione, al fine di depositare il metallo fuso dove serve e nella quantità opportuna.

Bisogna fare un po’ di pratica, sperimentare, e pian piano si prende la mano.

Un’altra cosa importante è la corretta regolazione della corrente di saldatura, in linea di massima con elettrodi da 2,5 mm saldando su spessori di 4-6 mm 80A dovrebbero andar bene, a seconda dei casi volta per volta si può regolare un po’ più alta o più bassa… ci si può regolare verificando che l’elettrodo fonda bene, in maniera fluida e costante, senza correre troppo spruzzando ferro fuso tutto attorno. L’arco elettrico dovrebbe fare un rumore tipo un soffio “soffice” non fastidioso, se invece ciò che si sente è un VRRRRR piuttosto forte più simile ad un ronzio c’è troppa corrente.

Saldare con troppa corrente può portare alla solcatura dei lembi ai bordi del cordone… verificare dopo la saldatura che i suddetti bordi siano a filo dei pezzi, se invece si nota che al bordo del cordone c’è stata la solcatura c’è davvero troppa corrente e bisogna abbassarla, altrimenti si ha un’indebolimento della giunzione.

Una corrente troppo bassa comporta invece una fusione poco uniforme o addirittura difficoltosa dell’elettrodo, ed una scarsa penetrazione del bagno di fusione nel giunto saldato, ed anche in questo caso si otterrebbe un giunto più debole.


Prossimamente vedrò di inserire alcune immagini descrittive per comprendere meglio il tutto…


Buona saldatura! [SM=g7554]

Enrico.


P.S. Dimenticavo…. ovviamente bisogna usare una maschera da saldatura altrimenti si passa la notte in bianco con gli occhi come cocomeri! [SM=g7557]
[Modificato da EnricoGe 29/01/2008 22:26]
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